il “Fridays for Future” spiegato bene
Venerdì per il futuro (in italiano), noto anche come sciopero scolastico per il clima (in svedese: Skolstrejk för klimatet) o anche in varie nazioni come Fridays for Future (in inglese) oppure ancora “Global Strike 4 Future”, “Youth for Climate” o “Youth Strike 4 Climate”, è un movimento internazionale di protesta, composto da alunni e studenti che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare a manifestazioni in cui chiedono e rivendicano azioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
L’organizzazione delle proteste e del movimento iniziò quando la svedese Greta Thunberg organizzò un’azione di protesta al di fuori del Riksdag, con un cartello che recitava “Skolstrejk för klimatet” (Sciopero scolastico per il clima) durante l’agosto 2018
Le prime proteste
Il 20 agosto 2018 Greta Thunberg ha deciso di non frequentare la scuola fino alle elezioni del 2018 in Svezia a causa delle ondate di calore anomale e degli incendi scoppiati in Svezia. Le sue proteste vertevano sulla richiesta al governo svedese di ridurre le emissioni di anidride carbonica in base all’Accordo di Parigi e protestò sedendosi fuori dal Riksdag ogni giorno durante l’orario scolastico con il cartello Skolstrejk för klimatet.
Il 7 settembre, poco prima delle elezioni, ha annunciato che avrebbe continuato a manifestare ogni venerdì fino a quando la Svezia non si fosse allineata con l’accordo di Parigi. Ha coniato lo slogan Fridays For Future, che ha attirato l’attenzione di tutto il mondo ed ha ispirato gli studenti delle scuole di tutto il mondo a prendere parte agli scioperi degli studenti.
Successivamente in moltissime città nel mondo ci sono state manifestazioni pacifica che hanno coinvolto milioni di giovani che hanno marciato per protestare contro l’indifferenza dei governi riguardo alla crisi climatica. Tra queste New York, Bruxelles, Sydney, Barcellona, Berlino, Parigi, Mosca e molte città italiane.
Manifestazioni in almeno 125 paesi e con l’intento di espandersi al di là della partecipazione giovanile, coinvolgendo in particolar modo i lavoratori.
Ma quest’ultima non è stata solo la manifestazione della nuova generazione. Adulti, genitori e pensionati hanno deciso di scendere per le strade e accompagnare i più giovani. Un segnale d’unione di intenti tra due generazioni che ora sono fianco a fianco per lo stesso obiettivo. Anche molti insegnanti hanno deciso di accompagnare i propri studenti.
Clima: cosa ha messo in moto nel mondo una ragazzina di 16 anni
Dataroom di Milena Gabanelli, testo di Sandro Orlando
fonte Dataroom di Milena Gabanelli
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